Il rapporto dell'UNCTAD mostra che l'afflusso di capitali stranieri nel Paese è stato di US$ 65 miliardi nel 2012.
Il Brasile è salito di una posizione, dal quinto al quarto posto, nella classifica dei Paesi che più hanno ricevuto investimenti diretti esteri (IDE) nel 2012. I dati, resi noti il 26 giugno, fanno parte del Rapporto sull’Investimento nel Mondo 2013, elaborato dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e sullo Sviluppo (UNCTAD, nel suo acronimo in inglese).
Il Paese sudamericano è stato superato solo dagli Stati Uniti (US$ 168 miliardi), dalla Cina (US$ 121 miliardi) e da Hong Kong (US$ 75 miliardi). Nel gruppo delle dieci economie che hanno ricevuto più investimenti diretti esteri, appare anche il Regno Unito, Australia, Singapore, Russia e Canada.
Tuttavia, in confronto al 2011 il volume di IDE nel Paese è sceso del 2%, per un totale di US$ 65 miliardi. Nonostante la discesa, l’UNCTAD sottolinea che il flusso di IDE in Brasile "è rimasto sostenuto".
Nell'America del Sud, il volume degli investimenti esteri diretti è aumentato del 12% l'anno scorso, per un totale di US$ 144 miliardi. Lo studio UNCTAD sottolinea che "la grande quantità di risorse di petrolio, gas e minerali, oltre alla rapida espansione della classe media sono fattori che continuano ad attrarre gli investimenti esteri diretti in Sud America".
Nella classifica delle economie che hanno emesso più investimenti diretti esteri, gli Stati Uniti appaiono al primo posto (US$ 329 miliardi), seguita da Giappone (US$123 miliardi) e la Cina (US$ 84 miliardi).