Cuore economico del Sudamerica con un Pil che lo pone all’ottavo posto fra le potenze economiche mondiali e con un tasso di crescita che lo porterà fra i primi cinque posti nel giro di 10 anni. Uno fra i Paesi più ricchi di materie prime con un potenziale turistico e di business in costante aumento trainato dalle prospettive dei mondiali di calcio 2014 e delle Olimpiadi del 2016.
Il Brasile è un’opportunità di business da non perdere per il mase in Italy, sebbene sia un mercato difficile con una competizione agguerrita da parte di produttori locali in molte delle industrie in cui l’Italia eccelle (moda, arredamento, alimentare) e un livello di protezione alle importazioni molto alto.
Da queste considerazioni nasce il Festival dell’Economia Creativa – ITALIA S/A, evento che, dal 5 al 7 novembre 2013 a San Paolo, racconterà le esperienze delle aziende creative italiane che hanno saputo trasformare la loro cultura in innovazione e prodotto. Tre giorni di eventi, mostre, esposizioni e meeting, per mettere in dialogo importanti protagonisti dell’eccellenza creativa e industriale italiana e un selezionato pubblico brasiliano. Il progetto è curato da Diomedea, società di ricerca e comunicazione che lavora con istituzioni e aziende europee e brasiliane nel mondo della moda e del design e promosso da BRAZIL S/A, società che ormai da quattro anni realizza, durante la design week milanese, un evento/mostra sulla cultura e le tendenze del design brasiliano.
“L’Italia, la sua cultura, il suo design – afferma Enrico Cietta, senior partner di Diomedea – ha da sempre un enorme appeal sui brasiliani, anche in relazione al fatto che in questi elementi ritrovano principi comuni alla loro cultura di origine europea. Eppure, oggi, il design italiano e più in generale il made in Italy, è sempre meno percepito come avanguardia. E' associato all’eleganza, ma non all’innovazione. Siamo convinti di essere ancora in tempo a invertire questa percezione attraverso il racconto di imprese non solo creative ma che hanno anche saputo essere innovative nella creatività. Vogliamo raccontare il sistema dei territori italiani e di quelle imprese che rappresentano i campioni nascosti del saper fare italiano".
Per le imprese che entrano sul mercato brasiliano, non basta più affascinare, non è sufficiente essere chiari e trasparenti, ma occorre interagire sempre di più con il consumatore. L’interazione quindi vince sullo statement puro, il coinvolgimento vince sulla semplice fascinazione. "In Brasile c'è una crescente attenzione verso la capacità di creare valore attraverso la creatività e il design anche nelle industrie più tradizionali – commenta José Roberto Moreira do Valle, ideatore di BRAZIL S/A. La creatività è intesa come la capacità, attraverso il design, di trasferire unicità al prodotto, al progetto e all’impresa. La ricchezza della cultura brasiliana e l’artigianato che caratterizza l’economia di molti Stati brasiliani, rendono il terreno fertile per raccontare la creatività che parte dalla cultura e diventa prodotto e mercato. In questo senso ancora l’Italia è in grado di insegnare e affascinare. Le nostre culture sono così vicine ma al tempo stesso si integrano e completano in modo perfetto: l’eterogeneità dei brasiliani nel modo di parlare, mangiare e vestire, in sintesi nel vivere, richiede un approccio che l’Italia dei dialetti e dei distretti conosce molto bene e ha saputo valorizzare".
L'Italia ha un asset straordinario da giocare perché, sempre di più, il mondo globalizzato sta passando dall'essere un mercato di massa a una massa di mercati. La capacità di personalizzare i prodotti, di ideare serie limitate di produzioni, ma rinnovate continuamente, sono alla base della rivitalizzazione della produzione locale in cui l’Italia e il suo sistema dei distretti ha ancora un forte vantaggio competitivo. Raccontare il “genius loci” e il processo di rinnovamento che ha intrapreso l’industria italiana, pur tra molte difficoltà, è essenziale per raccontare la modernità del saper fare italiano che non ricerca l’estetica fine a se stessa ma che trasmette con essa il senso profondo dell’essere umano e della cultura che l’ha prodotta.
"Abbiamo scelto di chiamare l’evento Festival – continua Enrico Cietta – perché vogliamo raccontare la creatività italiana in modo creativo, non noioso o banale, usando diversi strumenti per raccontare la storia delle imprese e dei distretti che aderiscono a questo progetto. Anche questa scelta nasce dalla considerazione di come per coinvolgere occorre creare un’esperienza che, anche fisicamente, racconti il messaggio. I convegni non saranno quindi solo un passaggio di informazioni alla platea ma attraverso video, attori e momenti di spettacolarizzazione coinvolgeremo il pubblico in un’esperienza. La fisicità e il coinvolgimento sono ancora di più essenziali quando si parla al pubblico brasiliano, come ha dimostrato la grande partecipazione di massa alle ultime manifestazioni avvenute a Rio de Janeiro".
"L’evento del prossimo novembre – prosegue José Roberto Moreira do Valle – si svolgerà in un luogo simbolico la Fondazione Bienal de São Paulo. Dal1957, il Padiglione Ciccillo Matarazzo, é il palcoscenico di una delle maggiori e più importanti esposizioni di arte del mondo: la Biennale di San Paolo. Progettato dall’architetto Oscar Niemeyer, lo spazio icona dell’architettura modernista brasiliana e di vocazione cosmopolita è considerato Patrimonio storico e ceduto in comodato d’uso alla Fondazione dal Comune di San Paolo. Per garantire questo importante patrimonio e in conformità alla missione della Fondazione per la promozione culturale della città di San Paolo, la Fondazione concede l’utilizzo del Padiglione solo alle attività legate all’economia creativa".
La presenza in Brasile per le imprese italiane diventa una grande opportunità di presentare la capacità creativa italiana, perché durante l’evento saranno presentati ufficialmente i prossimi appuntamenti realizzati in Brasile come la Biennale del design di Florianopolis nello Stato di Santa Catarina e l’anno di innovazione e design di Apex-Brasil, l’ente governativo di promozione estera, occasioni anche per le aziende italiane di partnership e collaborazione. Sarà anche l’occasione per le Istituzioni e le imprese presenti di sfruttare questa vetrina, in previsione della presenza del Brasile per Expo 2015. L’evento sarà quindi il momento per avviare rapporti di collaborazione finalizzati al business, senza dimenticare che sono oltre 425.000 i turisti brasiliani che visitano annualmente l’Italia e che spendono in media più di Indiani e Cinesi. Un’occasione di business in più per le aziende italiane.